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Parma, Dalla Stamperia Reale, 1800. In-8° grande (22,4 cm x 14,9 cm). Pp. (4), 379, (3). Segnatura: π4 (π1 bianca), 1-23(8), 24(6), χ(1). Alle carte π2(r)-π3(v) si trova la lettera dedicatoria a Ferdinando I di Borbone, Infantado di Spagna, duca di Parma e Piacenza, mantenne la zona sotto il dominio dei Borboni spagnoli dal 1763, (a π3(v) in calce si trova il nome dell’ autore). Vignetta al front. con un amorino recante in una mano un serto e nell’ altra una cetra. Bella legatura ottocentesca in mezza pelle nocciola, autore e titolo dorati sul dorso riccamente ornato da fregi a secco nei cassetti e decorazioni dorate ad evidenziare i 4 nervi ed entrambe le cuffie. Una piccola etichetta ottocentesca di collocazione all’ angolo interno del piatto anteriore. Nitido carattere tipografico bodoniano tondo con le citazioni in corsivo. Esemplare ad ampi margini, fresco e genuino, in ottimo stato di conservazione.
Prima edizione, impressa da Bodoni, di quest’ opera poco conosciuta dell’ erudito e storico fiorentino Angelo Fabroni di nobile famiglia pistoiese. Il Varchi, nella Storia fiorentina, l’ aveva menzionata tra quelle fedeli ai Medici anche in momenti critici, e nelle vite del Magnifico e di Leone X. Opera rara e poco nota tra quelle stampate da Bodoni, variante B con la pagina di errata corrige.. Un importante studio biografico e letterario sui quattro dei sommi poeti delle nostre lettere i cui giudizi furono fondamentali per la critica di questi autori tra Settecento e Ottocento. Conosciuto dal Gamba, dell’ A. disse: " "Il Fabroni, che aspirò al titolo di Plutarco toscano, colle Vitae Italorum seppe mostrarsi talvolta dicitore nobile e dignitoso anche nel volgare eloquio". Il dedicatario dell’ opera Ferdinando I mantenne il parmense sotto il dominio dei Borboni spagnoli dal 1763, facendo di Parma un importante centro culturale durante il XVIII secolo. Nel 1797, gli eserciti francesi che invasero l’ Italia settentrionale istituirono repubbliche satellite in tutta l'area, ma lasciarono intatte le terre di Ferdinando perché la Spagna era un alleato francese. Tuttavia, nel 1801, l'anno successivo alla pubblicazione di questo libro, Ferdinando cedette i Ducati di Parma, Piacenza e Guastalla alla Francia.
Bibliografia: BM, VIII, p. 1224; Brunet, II-1156; Catalogue of books added to the Library of Congress, 1872, p. 182; De Batines, 321; La Collezione Bodoniana della Biblioteca Civica di Saluzzo, n. 135; Giani, 132 bis "Testo molto interessante e poco noto"; Gamba, 2584; Graesse, II-544; Kat. Weiss, 338. Manca a Brooks e De Lama. Cfr. F. Di Giannatale, L’ esule tra gli esuli Dante e l'emigrazione politica italiana, 2008, p. 12; P. L. Ginguene, Histoire litteraire d' Italie, 1853, II, p. 237; Raccolta Puccini, 2003, p. 177; K. D. Schreiber, Untersuchungen zur italienischen Literatur- und Kulturgeschichtsschreibung in der zweiten Hälfte des Settecento, 1968, p. 1523.