#dentisrarebooks
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London, Bell and Sons Ltd., 1920. In-8° (21,5 cm x 13,7 cm). Pp. XIII, (3), 212, (4). Con, in antiporta, ritratto fotografico dell’ A a mezzo busto durante una partita. Legatura editoriale in piena tela scura, sul piatto ant. firma dell’ A. impressa in oro. Con l’ introduzione di Julius Du Mont. Numerosi schemi, diagrammi e scacchiere riprodotte n.t. Esemplare con qualche sporadico segno del tempo, peraltro esemplare in stato di conservazione molto buono.
Prima edizione, piuttosto rara, di quest’ opera, scritta da Capablanca un anno prima di conquistare il titolo mondiale dal 1921 al 1927, in cui il grande Maestro Cubano, uno dei “giocatori naturali” più forti di ogni epoca, tra i prodigi più grandi mai apparsi sulla scena scacchistica., ripercorre l’ evoluzione delle sue abilità scacchistiche in dieci capitoli cronologici, ognuno dedicato ad una particolare pietra miliare della sua carriera. Presenta, in trentacinque partite annotate, le più significative giocate fino a quel momento della sua carriera. “José Raul Capablanca y Graupera è nato all’Avana il 19 Novembre 1888; non ha perciò che vent’anni. Apprese il gioco fin dall’età di quattro anni. A cinque anni, giocando il padre di lui con un amico si arrischiò a interloquire per avvertire che era sfuggito un matto in cinque mosse, asserzione che risultò poi esatta all’analisi con molta meraviglia dei presenti. La sua passione per il nobile passatempo fu contrastata dai suoi genitori. Pur tuttavia a undici anni vinse il campionato di Cuba giocando a tal fi ne un “match” contro il maestro Corzo, il più forte scacchista cubano” (Rivista Scacchistica Italiana, maggio 1909). Capablanca all’ apice del successo era ritenuto una vera e propria divinità scacchistica, sia per il suo gioco preciso, implacabile e dal meraviglioso colpo d’ occhio, sostenuto da una ricca fantasia e da un calcolo potentissimo, sia per il suo essere, nella vita, un personaggio fuori dagli schemi, che preferiva la bella vita allo studio, che si faceva vanto di non preparare mai le sue partite e di non avere neppure una scacchiera in casa. “Capablanca nacque certo in un giorno di festa e di tripudio! Cantavano gli angeli nelle alture e le muse danzavano intorno alla casa un gaio girotondo, mentre la dea fortuna gli preparava i regali: bellezza, ricchezza, salute, intelligenza, tutto ben dosato e senza eccedere; soltanto il cartoccio della saggezza era un po’ bucato…” (E. Canal “Il virtuoso Capablanca” (A. Zichichi, Esteban Canal, Brescia 1991, p.102).
Bibliografia: F. Reinfeld, The Immortal Games of Capablanca, 1990, p. 10; M. A., Sanchez, José Raúl Capablanca, A Chess Biography, 2015, p. 80; E. Winter, Capablanca A Compendium of Games, 2024, p. 105.